Cucinare in barca a vela
1. NON SI MANGIANO SOLO SCATOLETTE IN MARE! E' mia abitudine cucinare in barca a vela e preparare piatti non molto elaborati o comunque che si prestano alle condizioni: spesso avete a che fare con poco spazio, a meno che non abbiate la fortuna di essere su un 65 piedi, pochi fornelli e piccoli, frigorifero con capienza limitata e cambusa non sempre fatta razionalmente. Magari avete la barca inclinata durante una bellissima andatura di bolina.
In alcuni casi potreste essere in assenza di acqua corrente in cucina perché in navigazione bisogna chiudere le prese a mare e comunque bisogna limitare sempre il consumo d'acqua dolce.
Vi consiglio comunque di informarvi con il Comandante quali siano i programmi della giornata, i tempi di navigazione e le condizioni meteo in modo tale da poter programmare o preparare anche qualcosa anticipatamente. Se dovete lavare della verdura, approfittate dell’acqua corrente quando siete in banchina.
Se c’è mare in burrasca è sempre meglio stare in porto ed andare al ristorante. Se siete in navigazione perché le condizioni meteo sono cambiate improvvisamente e dovete trasferire obbligatoriamente la barca con “il vento in faccia” predisponete semplicemente un bel pane, un gustoso salame felino, acciughe sott’olio e birra fresca o coca-cola per chi soffre il mare, per finire qualche biscottino sfizioso che farà la felicità del vostro equipaggio.
Soprattutto all’imbrunire, in navigazione notturna o d’inverno un po’ di the caldo con biscotti secchi è sempre cosa molto gradita.
Se veleggiate con andatura di bolina larga o al traverso con poco mare e vento debole, potete tranquillamente cucinare in navigazione con un boccaporto aperto, cosa che io faccio spesso e lo stesso se state navigando a motore in condizioni di calma piatta.
Se navigate con andatura al giardinetto, sappiate che in estate sotto coperta può fare anche molto caldo specialmente se c’è vento di scirocco.
In estate in genere si tende a predisporre piatti freddi per il pranzo in barca, tipo aperitivo con tartine prima di arrivare in rada per il bagnetto ed a seguire, insalatone con dentro un po’ di tutto con abbinamenti anche inconsueti. Spesso si improvvisa con quello che si ha a disposizione: a volte una semplice scatoletta di sgombri dimenticata in fondo ad un gavone può cambiare le sorti del pranzo.
Se volete sapere cosa cucinare in barca a vela, di idee ne trovate alcune nel mio ricettario nella sezione cucina in barca.
La frutta e la verdura in barca sono un ristoro importante per combattere l’arsura ed il vento, però fate attenzione a come la conservate quando fa molto caldo. Se trovate delle pesche ammaccate, troppo mature ed impresentabili saranno oggetto di una golosità: affettatele, copritele di un buon vino aleatico, un cucchiaio di zucchero, poi in frigorifero per mezz'ora.
La colazione e la cena sono in genere i piatti forti: Se siete alla fonda in una bella rada, dopo aver fatto preventivamente una buona cambusa, questi sono i momenti migliori in cui esibirvi in una buona cucina in barca.
Ho memoria di una bellissima cena in barca con un pentolone di cozze, alla fonda in rada a Finocchiarola (Corsica) a bordo del Capriccio un vecchio e glorioso Grand Soleil 43. Le cozze le abbiamo prese a Macinaggio la mattina stessa e le abbiamo accompagnate con una bottiglia di champagne di marca sconosciuta ma ottima e tenuta in fresco grazie ai blocchi di ghiaccio acquistati al porto. In Corsica ne trovate tanti di questi champagne francesi nei market ed i blocchi di ghiaccio sono in vendita al porto. Suggerisco di acquistare anche del buon paté per l’aperitivo senza tralasciare le baguette, quelle à l’ancienne sono le mie preferite, ed acquistate anche croissant e pain au chocolat per la colazione dell’indomani.
L’importante è organizzarsi. Sfatiamo un mito: non è vero che in barca si mangiano solo scatolette ance se il loro contenuto può essere la base per gustosi piatti.
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